Sete by Sara Loffredi

autore:Sara Loffredi [Loffredi, Sara]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2023-01-31T12:00:00+00:00

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Ora avete dei nomi da seguire, come sassi lasciati sul sentiero. Forse pensate che questo chiarisca il percorso, eppure fate attenzione, perché nel momento in cui nominate le cose, iniziano a esistere.

Osservate le parole-cose, le parole-immagini, le parole-gesti e non fatevi ingannare: ognuna di loro può illuminare un pezzo della scala che si inerpica attraverso i cento cieli. Abbiate antenne luminose protese verso le stelle, rami nel respiro della natura, radici nel nucleo metallico della terra.

Seguite il corpo, perché conosce la strada.

Fidatevi. Di voi, dell’altro da voi, ma non siate ingenui. Ci sono uomini che hanno già avvertito questa mia voce, frequenza che chi ha strumenti può catturare. Alcuni sanno della vostra partenza, in qualche modo vi stanno aspettando. A loro ricordate che l’acqua non scorre in uno stagno: perché prenda velocità deve avere zampillo e foce, deve farsi movimento, dono per tutti e non segreto di alcuni.

Siete un gomitolo di energia, rete che si espande e si ritrae, come il respiro.

In un’altra epoca ognuno di voi si è inginocchiato davanti a un re straniero, chinando il capo sotto il tocco della sua spada, ma tutti e tre vi siete levati da terra sentendo che quel sovrano non era degno del vostro giuramento. Ora la corona è nelle vostre mani, ne sentite il peso e il suo brillare vi acceca, rendendovi fieri e spaventati. Ma non abbiate paura della luce che emanate, non ridimensionate il vostro potere per rendervi innocui agli occhi del mondo: non lo siete. Perché il destino si compia deve essere animato dal fuoco che entusiasma e che accende, lasciatelo prendere terreno, senza temere che vi distrugga, perché niente può attaccare ciò che è saldo.

Siete il laboratorio della vostra anima, siete i vasi e la materia che viene distillata per salire in altra forma. Avete nelle mani il potere di far rinascere ciò che sta morendo, usatelo per servire la luce e non l’oscurità. Io seguo i vostri passi, sotto la superficie del mare.

Buon viaggio, Arcadiani.

Rubedo

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